Google Traduttore non sarà mai perfetto!
Nonostante negli anni sia migliorato molto, va benissimo per avere un’indicazione di massima, ma non fornirà mai una traduzione perfetta. Questo perché nel lavoro di traduzione ciò che viene tradotto non è solo un insieme di parole, ma è un contesto di emozioni, stati d’animo, pensieri tipici di una popolazione.
Dietro ogni testo, parola o immagine c’è sempre molto più di quello che si vede, e forse Google Translate non sarà mai davvero in grado di cogliere il più profondo significato di ogni testo da tradurre; l’unico che può farlo, ad oggi, è un traduttore umano.
Google Translate viene però ampiamente utilizzato dalle aziende di traduzioni, in supporto ai traduttori umani. Man mano che Google Translate diventerà sempre più preciso e accurato, potrà essere un supporto sempre più valido per il traduttore.
Ma esiste una traduzione perfetta?
Anni fa i traduttori correggevano circa il 50% della traduzione automatica effettuata da un algoritmo, come quello di Google Translate. Oggi questa percentuale si è ridotta tantissimo.
Ma è da notare che, prendendo una traduzione già corretta da un essere umano, dandola ad un secondo traduttore umano, mediamente questi correggerà l’11% della prima. Come è possibile?
Non esistono traduzioni perfette!
Il senso della traduzione deve tenere conto anche del contesto nel quale dovrà essere presentata e del contesto di chi scrive, che varia sia geograficamente che nel tempo. Per questo motivo non potrà mai esistere una traduzione identica ad un’altra.
Entriamo nella mente di un traduttore
Riportiamo di seguito un ottimo video di Polynerdeia “Come si fa una TRADUZIONE?” dove con un ottimo esempio ci mostra quali sono i ragionamenti che un traduttore deve fare per portare il significato da una lingua all’altra.
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